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Tuesday, January 31, 2006

meta tag e motori di ricerca


La necessità di posizionare il proprio sito ai primi posti di un motore di ricerca affinchè possa essere visitato, è avvalorata da alcune ricerche condotte Jim Jansen, professore all'Istituto di scienze e tecnologie dell'informazione dell'Università dello Stato della Pennsylvania, che sostiene che gli utenti alla ricerca di informazioni su Internet si soffermano maggiormente sulla prima pagina dei risultati, pochi consultano anche la seconda e meno di un 10% raggiunge anche la terza.

Inoltre è assolutamente necessario che la presentazione del sito quella che compare subito sotto il link, sia chiara e precisa affinchè l’utente possa trovare una corrispondenza precisa tra i contenuti del sito e la sua ricerca e decidere di visitare il sito .
indicizzare il proprio sito in modo efficace deve essere uno dei pensieri di chi deve pubblicare un sito e desidera essere trovato.

Ma come si fa?


Un motore di ricerca è un servizio fornito attraverso un sito web che permette di effettuare ricerche all'interno delle pagine che il motore ha indicizzato e analizzato.
Il motore di ricerca basa il proprio funzionamento sull'utilizzo di "parole chiave" che permettono all'utente di specificare gli argomenti da cercare all'interno dei siti.
I motori di ricerca sono la principale fonte di visitatori per gran parte dei siti presenti sulla rete, ed è per questo motivo che aumentare la propria visibilità in rete è fondamentale per chiunque abbia la necessità di pubblicizzare i propri prodotti o le proprie iniziative.
I motori di ricerca sono enormi contenitori di dati che vengono forniti all'utente in base alle ricerche effettuate.
Essi raccolgono i dati attraverso l'utilizzo di spider, software che "navigano" i siti web e ne analizzano il contenuto.
Questi programmi si occupano di "visitare" i vari siti, memorizzandone le parole e i collegamenti contenuti.
Una volta che uno spider entra su un sito, ne legge la struttura html, analizzando i titoli, i meta tag, il testo e i link contenuti nelle pagine e , grazie ai link, uno spider esplora il sito Tutti i dati raccolti durante l'analisi vengono inseriti in un database: lì verranno conservati finchè qualcuno non effettuerà una ricerca che riguardi proprio quei dati.
Quando verranno cercate da un utente alcune parole chiave, il motore di ricerca si occuperà di selezionare tra tutte le pagine memorizzate quelle che contengono le parole volute, ordinandole in base a criteri che variano a seconda del motore di ricerca utilizzato.
Normalmente questi criteri si basano sul numero di volte che una parola è presente nella pagina, sul numero di link che portano a quella pagina da altri siti, sulla frequenza di aggiornamento della pagina e altri.

Per far sì che il sito venga registrato dai motori di ricerca nel modo migliore e con le informazioni che noi stessi vogliamo evidenziare dobbiamo inserire i Meta-tag.
I Meta Tag sono stralci di codice html da inserire nelle pagine di un sito. Questa parte di codice html, non fondamentale per la creazione di una pagina Web, risulta importante per il corretto inserimento nell'archivio dei motori di ricerca e per avere il migliore posizionamento nelle pagine che rispondono alle ricerche fatte dagli utenti.
I meta-tag che non dovrebbero mancare sono
TITLE>Titolo della pagina
META NAME="DESCRIPTION" content="Descrizione del contenuto della pagina"
META HTTP-EQUIV="KEYWORDS" content="Parole chiave che descrivono la pagina"

TITLE
È il TAG più importante per la pagina , nel TITLE bisogna mettere le parole chiave più importanti e che siano significative ai fini della ricerca dell’utente.
Il Title è quella frase blu che viene restituita dal motore di ricerca e che sarà il link dal quale il visitatore avrà accesso alla pagina del sito.
E’ chiaro che molto dipende da quantà concorrenza c’è in relazione a quelle parole chiave che sono state inserite nel title.
Ad esempio, quando nel 2001 si iniziò a parlere di POF( piano dell’offerta formativa) nelle scuole , inserendo la parola POF o Piano di istituto si otteneva un risultato di non più di due pagine, oggi provando ad inserire le stesse parole si ottengono almeno 100 pagine, ciò perché ogni scuola che abbia un sito ha ormai un riferimento al suo POF di Istituto.

Il tag DESCRIPTION
Qui ci dobbiamo mettere una descrizione dei CONTENUTI DELLA PAGINA WEB, una sintesi degli argomenti trattati dalla pagina web.
La descrizione va scritta in modo chiaro e con cura tenendo sempre presente che sarà ciò che gli utenti dei motori di ricerca leggeranno quando, tramite una ricerca, troveranno il sito Web.


Il tag KEYWORDS
Le parole chiave, (Keywords) sono ciò che aiuterà l’individuazione del sito , tra tanti siti che propongono lo stesso argomento. E’ sempre consigliato di non superare le 100 parole.
Una volta generati i Meta Tag, il codice andrà copiato e incollato nella pagina precisamente tra ed . La pagina a questo punto deve essere salvata e rimessa online.
Pronta per essere “trovata”.



riferimenti

Thursday, January 12, 2006

da mindmapper a word

Il programma MindMapper con il quale ho realizzato la mappa, permette con un click di convertire il documento in word o addirittura in pagine web.


ecco la mappa trasformata in documento word( ma la grafica in realtà è molto più gradevole ma qui non rende)

realizzare il sito web della scuola

1. Definire le caratteristiche del cliente rilevare le priorità dell'offerta formativa complessiva dell'Istituto
① mission
② messaggi e temi centrali
③ mete a lungo e breve termine

2. individuare chi sono gli utenti e gli interlocutori più rilevanti (definizione del contesto)
① categorie
 docenti
 genitori
 alunni
 ATA

3. individuare bisogni e aspettative degli utenti (rappresentazione)

4. ricercare le forme specifiche per comunicare a ciascun destinatario
① grado di istruzione
② interessi
③ familiarità con le tecnologie
④ ............
5. le risorse quanti/qualitative veramente a disposizione (test di realtà)
① chi curerà il sito
② quale spazio web utilizzare
③ come reperire la documentazione in itinere

6. individuare le forme specifiche per comunicare con ciascun destinatario (scenari utenti e implementazione)
① navigazione
② grafica
③ linguaggi
④ ..........



Ecco la mappa trasformata in pagine web ( i link funzionano ma qui ho copiato solo il codice html dell'index)






realizzare
il sito web
della scuola



  1. Definire le caratteristiche
    del cliente rilevare le priorità
    dell'offerta formativa complessiva dell'Istituto

  2. individuare chi sono gli utenti
    e gli interlocutori più rilevanti
    (definizione del contesto)

  3. individuare bisogni
    e aspettative degli utenti (rappresentazione)

  4. ricercare le forme specificheper comunicare
    a ciascun destinatario

  5. le risorse quanti/qualitative veramente
    a disposizione (test di realtà)

  6. individuare le forme specifiche
    per comunicare con ciascun destinatario
    (scenari utenti e implementazione)


una mappa ...per non perdersi

man mano che ho proceduto con il lavoro preparatorio per il sito , ho aggiunto le varie diramazioni alla mappa iniziale che mi è servita per...non perdermi nella confusione delle mie mille idee disorganizzate La pubblico anche se si legge un pò male.....

Tuesday, January 10, 2006

Le teorie della Gestalt e Cognitive Web Design

La comunicazione su Internet è sempre di più basata sull'organizzazione visuale dell'informazione ciò comporta che conoscere come viene percepita e organizzata concettualmente una comunicazione visiva è molto importante per chi vuole realizzare pagine web.
Secondo Wolfgang Köhler, padre della Gestalt psychologie , una corrente di pensiero, nata in Germania fra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, la nostra visione non coglie gli oggetti della percezione a partire dalle loro singole caratteristiche ma li coglie globalmente, come interi. La tendenza a organizzare elementi semplici in forme regolari, chiuse, costituite da parti simili o contigue, viene considerata dagli psicologi della Gestalt come una caratteristica innata, con conseguente ridimensionamento dell'influenza dell'apprendimento e dell'esperienza personale.
Una "forma" viene considerata un'organizzazione che non può essere ricondotta alla somma degli elementi che lo costituiscono e nella quale la modificazione di uno solo di questi elementi può modificare l'intera "forma". Il nostro occhio organizza, quindi, le nostre percezioni secondo alcuni principi, determinati dagli psicologi della Gestalt :
1. Legge della vicinanza, per la quale quanto minore è la distanza, nello spazio e nel tempo, che separa gli oggetti di un insieme, tanto più grande sarà la tendenza a percepire quegli oggetti come appartenenti a un'unità.
2. Legge della similarità, per cui all'interno di un insieme costituito da più elementi, si manifesterà la tendenza a raggruppare gli elementi che sono maggiormente simili tra loro.
3. Legge della Figura-sfondo: Le figure vengono percepite prima di tutto dal proprio contorno, il resto viene inteso come sfondo.
A seconda di cosa percepiamo come 'figura' classificheremo gli elementi restanti come 'sfondo'.
4. Legge della forma chiusa, per la quale si tende a percepire come appartenenti a un'unità coerente gli oggetti disposti secondo figure chiuse, regolari, simmetriche.

Applicazione delle teorie della Gestalt al web design

Nel design di un'interfaccia usiamo i principi della Gestalt laddove per esempio strutturiamo una pagina in modo che elementi concettualmente vicini siano anche “spazialmente”vicini per facilitare e velocizzare la percezione del blocco.
Ciò ad esempio accade quando organiziamo i paragrafi l’organizzazione dei paragrafi (legge della vicinanza); oppure quando usiamo elenchi puntati, simboli e colori che collegano visivamente fra loro le informazioni in modo da facilitare la navigazione(legge della similarità); o ancora, quando mettiamo in evidenza Titoli o elementi che in contrasto con lo sfondo o con gli altri elementi della pagina, saranno percepite e ricordate meglio.(legge figura-sfondo);
o infine quando, utilizzando particolari layout, tabelle linee e rettangoli invisibili e organizziamo lo spazio in modo che l’utente capisca senza difficoltà come è strutturata la pagina.

Monday, January 09, 2006

diario di bordo-Tutti insieme.... appassionatamente

17 dicembre 2005
Ieri al Consiglio di Circolo al punto "varie ed eventuali" ho tirato fuori il mio taccuino e la penna e ho dato inizio ad una discussione che non mi sarei mai aspettata così animata.
La discussione sul sito web ha acceso gli animi di tutti e ogni rappresentante di settore voleva dire la sua.
Alla fine ecco un elenco di sintesi di quelli che è emerso riguardo gli scopi e obiettivi del sito
  1. pubblicizzare l'istituto per invogliare i genitori ad iscrivere i figli
  2. Far conoscere le proprie proposte progettuali ed educative
  3. Condividere la pratica didattica con altri insegnanti su territorio nazionale
  4. Documentare i progetti
  5. Dare informazioni ai genitori in merito ai servizi
  6. dare informazioni sulle attività della Rete di scuole "Bab el gherib"

Lato utenti queste le riposte più frequenti alla domanda "cosa ti aspetteresti di trovare nel sito della scuola"

DOCENTI

Progetti,links a siti scolastici,software didattico,Unità di apprendimento,news scolastiche interne ed esterne,attività della Rete di scuole a cui apparteniamo

GENITORI

gli orari di ricevimento della segreteria e dei docenti, l'orario delle classi-,il servizio mensa-termini per le iscrizioni, borse di studio.....

PERSONALE ATA(amministrativi)

dati su attività di aggiornamento,notizie scuola interne ed esterne, turni di lavoro,collegamenti a siti ministeriali....

ALUNNI( di 5^)

giochi, programmi, links per le ricerche

Caspita!!! e adesso...???

intervista al "cliente"

13 dicembre 2005
oggi ho iniziato la raccolta dati che mi servono per capire meglio come deve essere il sito che realizzerò:
ovviamente ho iniziato dal "cliente/committente" ossia il mio Dirigente per cercare di stabilire gli obiettivi del sito.
In stile assolutamente professionale, notes,penna e occhialini sul naso , inizio la mia intervista:
parliamo della Mission dell'istituto, delle aspettative a medio e a lungo termine , di quelli che lui pensa possano essere gli utenti tipo e di ciò che ritiene non debba mancare nel sito e molto altro ancora.
Una cosa è subito evidente, il sito dovrà rivolgersi a tre categorie di utenti : Docenti, Genitori, alunni e naturalmente fra i tre c'è una bella differenza!
I docenti ad esempio rivestono il doppio ruolo in questa situazione perchè sono clienti/committenti(in fondo il sito è una vetrina delle loro lavoro) ma sono anche utenti (molti docenti di altre scuole cercano sui siti materiale e idee)

Decido di aspettare ancora a tirare le somme degli obiettivi perchè vorrei sentire cosa ne pensano i docenti della mia scuola ,vorrei sentire la loro risposta alla domande "perchè la scuola dovrebbe avere un sito?cosa ti apetti di trovare nel sito della scuola?
fra qualche giorno ci sarà il Consiglio di Circolo e lì potrò avere tutti insieme tutti in un solo colpo i rappresentanti dei genitori, dei docenti e del personale ausiliario e allora ...... altra intervista...

Monday, January 02, 2006

diario di bordo-1° giorno:"come prendere due piccioni con una fava":-))

10 dicembre 2005
Che la mia vita sia già abbastanza complicata è indubbio tanto quanto il fatto che io riesca a cercare con il lumicino tutte le occasioni per complicarla ancora di più ( a detta dei miei colleghi di lavoro) ma questa volta vorrei tentare di semplificare le cose.

Mi spiego :Vito mi chiede di progettare un sito come elaborato finale del corso, Aldo ( il mio "grandecapo") chiede mi chiede di progettare il sito della scuola( ha pure comprato lo spazio su Aruba affinchè io non possa dire:"dove lo pubblichiamo??") ... .... quindi......sarete daccordo con me che realizzarne uno per tutti e due sia la cosa più semplice!

semplice... dipende dal concetto che si ha di semplice ........semplice il sito della scuola.... !?Ssss!.. non lo dite a nessuno.. mi sa che sono riuscita nuovamente a complicare le cose

Stretta dalla morsa dei tempi di consegna tento di riordinare i miei pensieri confusi ...riguardo il sito che avevo preparato e pubblicato un paio di anni fà con Front Page e che oggi mi sembra orribile, è ancora lì,visibile , con tutti i suoi errori di scrittura e links a siti non più esistenti ma che non posso cambiare perchè non ricordo la passw per -ftp-( se poi volete farvi del male vi scrivo l'indirizzo del sito); recupero tutte le mie conoscenze di DW apprese lo scorso anno al corso 3cfu;Leggo il libro di Zeldman, non ne parliamo, dal capitolo 7 in poi ha demolito ogni mia certezza sull'uso di tabelle e nidificazioni varie!

A questo punto non mi resta che iniziare a "disegnare " il sito facendomi alcune domande di rito:
1)quale è lo scopo del sito?
2) chi sarà l'utente-tipo?
3) cosa cercherà l'utente in prevalenza?
4) quale layout usare?

provo a rispondere...A dopo

Wednesday, December 28, 2005

I fogli di stile

Differenza tra contenuto e formattazione


Un foglio di stile è un insieme di modelli, o stili, che si applicano a varie parti del documento e descrivono il modo in cui viene reso. Agli inizi dello sviluppo del linguaggio Html e del web, i progettisti ed i programmatori sentirono l'esigenza di avere un tipo di fogli di stile che potesse essere applicato ai documenti Html per poterne avere un maggiore controllo. Furono vagliate diverse proposte e una di queste, i Cascading Style Sheet (CSS, fogli di stile sovrapposti), è stata realizzata.
I fogli di stile CSS si basano su regole che selezionano un elemento Html e ne dichiarano la caratteristiche stilistiche. Queste regole possono essere incluse nella sezione di un documento Html, ed in questo caso si tratta di foglio di stile interno, oppure in documento distinto chiamato foglio di stile esterno.
Consideriamo una qualsiasi pagina web formata da due principali elementi: i contenuti e la loro relativa formattazione. Quando lavoriamo con il solo HTML, questi due elementi si fondono in un unico documento ed ogni browser restituisce a video quello che interpreta su codice, grazie alle sue impostazioni predefinite.
Si crea un documento con il suo contenuto e su di esso si applica la relativa formattazione Per separare il contenuto dalla formattazione dobbiamo creare due documenti che interagiranno. Nel primo documento risiederà il contenuto mentre il secondo darà gli "ordini" su come lo stesso sarà formattato. Il risultato sarà un risparmio di tempo nel caricamento della pagina e, soprattutto, enormi vantaggi ai fini dell'accessibilità. Infatti se è vero che per aprire una pagina se ne devono necessariamente caricarne due, se il sito è formato da più pagine, il foglio di stile (stile.css) si aprirà una sola volta e tutte le altre pagine visitate dall'utente beneficeranno in automatico dei comandi di formattazione.

Accessibilità, disabilità e svantaggio

Ho detto prima come l'accessibilità ha come obiettivo finale quello di rendere fruibili i siti web ed i loro contenuti ad un numero più vasto di navigatori, siano essi normodotati o in condizioni di disabilità o svantaggio.
Gran parte dei più importanti siti pubblici mondiali hanno le loro linee-guida sull’accessibilità, tutte basate su un’unica autorevole fonte, le linee guida del W3C, il cui animatore è lo stesso “inventore” del World Wide Web, Tim Berners-Lee.
Ma chi sono gli utenti “svantaggiati” a cui le linee guida si riferiscono? Possiamo esserlo tutti, in determinate circostanze:
· chi non può vedere, sentire, muoversi, usare una tastiera
· chi ha difficoltà a leggere e a “capire” un testo
· chi ha uno schermo bianco e nero, o un dispositivo "solo testo", o una connessione molto lenta
· chi non capisce la lingua in cui è scritto il sito
· chi si trova in un ambiente dove non può leggere e sentire bene
· chi ha un browser molto vecchio o un particolare sistema operativo.
Quindi il tema dell’accessibilità non riguarda solo le persone con handicap ma ciascuno di noi. Sia perché chiunque può trovarsi in una situazione di difficoltà, sia perché – come ha scritto Berners-Lee – “un sito accessibile è un sito più usabile per tutti”.
Una pagina con tutte le alternative testuali alle immagini è per esempio una pagina perfettamente comprensibile da tutti quando, per la lentezza della connessione, disattiviamo l’opzione immagini. Le pagine di un sito web realizzato con i fogli di stile, che separano presentazione e contenuto, non solo sono leggibili da qualsiasi periferica, ma sono molto più veloci da scaricare.
Un pregiudizio diffuso vuole che i siti usabili e accessibili siano necessariamente brutti, fatti di solo testo e di caratteri giganteschi.
Eppure, laddove le indicazioni sull’accessibilità vengono ben interpretate dal web designer, il risultato può essere eccellente sia sul piano della funzionalità sia quello dell’estetica come sostiene e mette in pratica Michele Visciola nel sito http://www.webusabile.it/ portale sull’usabilità.
E’ comunque una pratica ancora molto diffusa quella di creare siti paralleli accessibili ai disabili

Ad esempio il sito di Istruzione Sicilia (http://www.istruzionesicilia.it/) laddove propone per gli utenti”normodotati”(e parliamo di dotazioni fisiche e tecnologiche) una homepage ben articolata, riserva ai disabili una “pagina di servizio” non proprio accattivante.
“è necessaria una crescente consapevolezza, fra tutti gli operatori del web, sulle problematiche legate all’accessibilità; solo così l’accessibilità di un sito web non sarà vista come un contorno da servire in un piatto a parte. Ed è evidente che questa mentalità deve accompagnare il team di lavoro dall'inizio alla fine del ciclo di vita del progetto Web: un sito web deve essere “pensato” accessibile, ancora prima che ci si sieda davanti ad un tavolo per progettarne tutti i dettagli!” ( Roberto Castaldo 2004)

accessibilità e usabilità

L’accessibilità e usabilità del web sono ormai problematiche ampiamente discusse e conosciute da chi si occupa di Web.
Anche se spesso sono utilizzate come sinonimo con significato intercambiabile, Accessibilità e Usabilità hanno due campi d’azione diversi ma integrati.

Infatti laddove l'accessibilità ha come obiettivo finale quello di rendere fruibili i siti web ed i loro contenuti ad un numero più vasto di navigatori, comprendendo soprattutto i disabili, persone con particolari problemi cognitivi, utenti con dotazioni hardware (come i computer palmari) o software non aggiornati (come versioni dei browser superate), l'usabilità, ha come obiettivo che il sito risponda alle esigenze degli per i quali il sito è stato pensato, e che ne permetta la navigazione rapida, efficiente ed efficace.

Secondo la norma ISO 9241 l'usabilità è "il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d'uso".

Usabilità significa realizzare il sito in modo che l’utente raggiunga l’informazione che cerca in meno di 3-4 click e che non abbandoni il sito perché non è riuscito a capire o a trovare ciò che cercava in un breve tempo
Nel web, l’usabilità è una condizione necessaria alla sopravvivenza. Se un sito web si presenta complicato da usare, l’utente lo abbandona e difficilmente vi ritorna.
“l’idea di voler far smarrire il proprio utente non solo è esclusa dalle intenzioni del progettista ma quello di essere abbandonato dall’utente costituisce l’incubo e la iattura peggiore che gli può capitare”(Di Sparti, Sermo communis, 2003).


Linee-guida e checklists

Nell'approccio più comune, e sicuramente nell'approccio più adatto nelle prime esperienze di sviluppo, la valutazione dell’usabilità di un sito è basata su linee-guida (guidelines).
Le linee guida sono un elenco di caratteristiche che si ritiene essere positive ai fini della usabilità di una interfaccia. I contenuti di una linea-guidapossono essere espressi nella forma di checklist
Le linee-guida di livello generale forse più note nella pratica dell'usabilità sono i cosiddetti 10 principi di Jacob Nielsen:
·usare il linguaggio dell'utente (speak the user language): la comunicazione deve adattarsi al dominio culturale dell'utente piuttosto che a quello dell'autore. Ad esempio, l'uso di termini propri della amministrazione favorisce la comunicazione interna tra operatori dell'amministrazione ma può essere inadeguato alla comunicazione verso il cittadino comune.
·usare un linguaggio semplice e naturale (simple and natural language): tenendo presente che l'obiettivo non è quello di semplificare i concetti ma piuttosto quello di esporli in modo semplice.
·coerenza (be consistent): la coerenza consiste nell'usare coerentemente le metafore (e.g. se una freccia all'indietro denota l'operazione di INDIETRO, una freccia in avanti ci aspettiamo che denoti l'operazione di AVANTI), lo stile di comunicazione, le caratteristiche della grafica, la formattazione del testo.
·prevenire gli errori (prevent errors): fornire delle protezioni contro errori comuni o di maggiore impatto. E' ad esempio il caso di un editor che prima di chiudere un file modificato chiede conferma circa la volontà di abbandonare i cambiamenti effettuati.
fornire buoni messaggi di errore (good error messages): in sostanza evitare messaggi del tipo "errore XY104 : contattare l'amministratore".
chiarire l'esito di un evento (clearly marked exits): significa che dove si offre all'utente la opportunità di fare qualcosa (e.g. selezionare un bottone, seguire un link in un ipertesto) è necessario rendere a priori chiaro l'effetto che avrà la sua azione.
fornire retroazione (provide feedback): quando l'utente ha eseguito un evento occorre che il sistema fornisca rapidamente una reatroazione che renda chiaro il modo con cui il sistema ha recepito il comando.
minimizzare il carico di memoria dell'utente (minimize user's memory load): il sistema deve evidenziare tutte le variabili che sono rilevanti ai fini del presente modo di funzionamento, senza richiedere che l'utente le tenga a mente.
aiuto e documentazione (help and documentation): qualunque sistema dovrebbe essere fornito di un help e di un manuale di documentazione.
scorciatoie (shortcuts): prevedere meccanismi che permettano ad un utente esperto di ottenere una interazione più rapida aggirando meccanismi introdotti pe il bene dell'utente inesperto.

Alt e Title

L'esigenza di avere un sito accessibile impone l'uso di testi alternativi(ALT) da attribuire alle immagini contenute nel web ciò perchè gli utenti che utilizzano gli screen readers,possono trovarsi in difficoltà se il testo alternativo non è stato espresso, infatti gli screen readers non sono in grado di comprendere il contenuto di un’immagine, ma semplicemente leggono e pronunciano il testo alternativo a loro assegnato. In Internet Explorer il testo alternativo è visualizzabile anche semplicemente passando col mouse sull’immagine ed osservando il testo che appare su sfondo giallo.
Anche le immagini spaziatrici o decorative, dovrebbero sempre avere assegnato un testo ALT nullo, alt=””. In questo modo la maggior parte degli screen readers ignorerà completamente l’immagine e non ne annuncerà nemmeno la presenza.
I menu di navigazione basati su elementi grafici non possono che incapsulare il testo all’interno delle immagini. In questo caso il testo alternativo non dovrebbe essere utilizzato per ampliare il testo presente nell’immagine. In nessun caso l’alt dovrebbe dire “Leggi quali servizi ti offriamo”; se l’elemento di menu dice “servizi”, il testo ALT dovrebbe anch’esso dire “servizi”.
Il testo ALT dove sempre descrivere il contenuto dell’immagine e, quindi, ripetere il testo in essa presente parola per parola. Se si desidera espandere il concetto presente nell’immagine allora si potrà sempre utilizzare l’attributo “title”.
Lo stesso dicasi per ogni altro testo all’interno di un’immagine. Il testo ALT dovrebbe semplicemente ripetere, parola per parola, il testo contenuto dall’immagine.
Specificare un testo alternativo aiuta gli utenti che non dispongono di terminali in grado di visualizzare la grafica, gli utenti i cui browser non supportano i moduli, gli utenti ipovedenti, quelli che usano sintetizzatori vocali, quelli che hanno configurato i loro programmi utente di tipo grafico in modo da non visualizzare le immagini:
Flavell invita gli autori dei siti a riflettere innanzitutto sulla funzione che un'immagine ha nella pagina: il compito del testo alternativo è svolgere la stessa funzione dell'immagine per chi non può vederla
Dice Flavell:”Il testo ALT fornisce un testo alternativo o sostitutivo, da usarsi quando l'immagine non viene visualizzata.”

Le Immagini

Le immagini riempiono la nostra vita veicolando informazioni che neanche più riusciamo ad immaginare. Il web è principalmente fatto di immagini che vanno scelte con cura non solo per ciò che possono o vogliono comunicare ma anche per alcune caratteristiche di formato che possono rendere la navigazione più o meno veloce costringendo spesso l’utente ad abbandonare la navigazione.
GIF

Le immagini più comuni sono le GIF , spesso animate.Personalmente non amo le gif animate nei siti spesso si pongono come elemento di disturbo distraendo l’utente da quello che veramente va notato nel sito.
Il formato Gif consente di visualizzare un numero di colori pari a 256; è usato per rappresentare immagini con pochi colori e senza eccessive sfumature. Uno dei vantagg,i oltre alla leggerezza, è che è possibile definire il colore dell'immagine come "trasparente" senza cioè un rettangolo bianco di sfondo facendo in modo che possa essere meglio integrata alla pagina.
E’ possibile comprimere l’immagine senza perdita di informazioni
JPG
Il formato jpg viene usato soprattutto per rappresentare fotografie o immagini che necessitano di una tavolozza di colore più ampia per essere rappresentate correttamente.
Infatti, a differenza del formato GIF, il formato JPG non è limitato a 256 colori e quindi ottimo per la visualizzazione di fotografie Il formato JPEG è in grado di comprimere in modo efficace fotografie di qualità elevata e di grandi dimensioni. Tuttavia maggiore è la riduzione della dimensione del file grafico, maggiore è la perdita di informazioni relativa all'immagine (e, di conseguenza, si ridurrà la qualità). Il formato JPG non supporta le caratteristiche di trasparenza e animazione. Quando si effettua il salvataggio di un'immagine in un file con estensione .jpg, le aree trasparenti vengono convertite nel colore a tinta unita più simile.
Png

Il formato png offre alcuni vantaggi rispetto alla gif . Supporta il metodo interlacciato, e l'anteprima di un file png è molto più veloce di quella di un file gif. Attualmente non tutti i browser supportano questo formato correttamente, e questo è il principale limite alla sua diffusione. Tranne Mozilla, Opera e IE per Mac, gli altri browser visualizzano le immagini png, ma non supportano il canale che gestisce la trasparenza
Alle immagini png non è possibile applicare animazioni
Immagini vettoriali
sono composte da oggetti (punti, linee, poligoni ) che mantengono sempre la loro identità e possono essere selezionati e modificati singolarmente ogni volta che si riapre l’immagine questo tipo di immagine può essere paragonato ai collage o ad un puzzle, perché è come se fosse fatta di tanti ritagli e pezzetti di carta colorata sovrapposti o affiancati tra loro.
Immagini bitmap (o raster)
sono composte da un insieme di punti colorati detti pixel che si tratti di fotografie digitalizzate o di disegni effettuati direttamente con il computer, ogni linea o poligono una volta tracciati diventano tutt’uno con lo sfondo senza che li si possa in seguito modificare separatamentecome se questo fosse un disegno su carta.

I colori esadecimali

Nel linguaggio HTML per indicare la quantità di rosso (R) verde (G) blu (B) presenti in una data immagine si utilizza il sistema di codifica esadecimale I numeri esadecimali si basano su un sistema di numerazione in base 16 che comprende le cifre da 0 a 9 e da A a F. Il numero esadecimale con il valore più alto è FF.
I codici esadecimali dei colori sono costituiti da numeri di sei cifre. Le prime due cifre definiscono il livello del rosso, le seconde due cifre definiscono il livello del verde e la terza coppia di cifre definisce il livello del blu. Questi valori si possono usare in vari elementi del codice Html, sempre racchiusi fra doppie virgolette e preceduti dal segno #.
I colori web-safe
Uno dei problemi più comuni che potrebbe portare l’utente a visualizzare la pagina con colori del tutto differenti da quelli d’origine, è quello del settaggio dei video dei computer, ecco perché è utile utilizzare i colori sicuri ( web safe) che sono i colori predefiniti utilizzati dai browser, che non possono essere modificati quando i sistemi degli utenti sono in modalità 256 colori e che vengono visualizzati allo stesso modo sulle diverse piattaforme
Per convenzione, esistono 216 colori comuni e ogni valore esadecimale che combina le coppie 00, 33, 66, 99, CC e FF rappresenta un colore web-safe.
L’uso di colori web-safe risponde anche ai problemi legati alla percezione del colore, problemi molto diffusi e con cause ed effetti diversi e in questo senso è strettamente collegato al concetto di Usability.
Il colore, viene usato per veicolare informazioni ma una percezione non adeguata del colore può rendere difficoltosa o addirittura impossibile la navigazione a persone con difetti di percezione del colore.
Ma il colore ha anche delle sue caratteristiche psicologiche, il colore serve per esprimere sensazioni e non è un caso se , fin dalla scuola elementare, studiamo le potenzialità espressive del colore distinguendoli in colori caldi e freddi.

Il colore è importante nel primo approccio che l’utente ha con un sito e, sicuramente, il progettista del sito deve tenerne ampiamente conto.

“Una Ferrari grigio metallizzato sarebbe sempre una Ferrari, ma non avrebbe più quella fondamentale valenza eccitatoria della "rossa"...perché? La simbologia, le tradizioni, le identità cromatiche ci portano oggi, dopo secoli di "chissà perché" a trovare le spiegazioni nella Neurofisiologia”.
Detto ciò, va da sè che l’uso del colore”giusto” può essere determinante per il successo di un sito. Ma qui sconfinerei in un altro argomento che non è tema della presente ricerca.

maratona natalizia!

Finalmente è finita la mia maratona Natalizia sia scolastica che familiare; infatti tra progetti, recite,letterine, addobbi e, naturalmente, preparazione del pranzo di Natale con annessa invasione di parenti e nipotini che corrono dovunque,pacchi e fiocchettisparsi sul pavimento .....non ho avuto un attimo per realizzare che sono in vacanza!


ecco i miei alunni mentre si preparano alla rappresentazione(sono stati bravissimi!!)

qui invece stanno già recitando.

per vedere alcune piccole cose che abbiamo realizzato per il Natale a scuola (per il progetto europeo Comenius 1) vi rimando al blog www.wonderfulwindowitaly.blogspot.com

Approfitto dell'intervallo pre-capodanno per poter postare le ricerche e augurarvi un

FELICE NUOVO ANNO!!

Sunday, November 27, 2005

INFORMATION ARCHITECTURE

Secondo la definizione che ne danno Rosenfeld e Morville
"L'Information Architecture comprende la progettazione dell'organizzazione dei contenuti, dei sistemi di labeling, navigazione e ricerca per aiutare la gente a trovare e gestire l'informazione con successo" (Information Architecture for the World Wide Web, Louis Rosenfeld e Peter Morville, 1998)
Si può quindi dire che IA è , nella realizzazione di un sito web, la pratica di organizzare le informazioni in modo che siano utilmente e facilmente accessibili al fruitore del sito per raggiungere lo scopo e gli obiettivi prefissati.
Gli studi sull'usabilità del Web hanno messo in luce che molti dei problemi riscontrati dagli utenti nonché l’insuccesso di molti siti web, sono la diretta conseguenza di una mancata o insufficiente progettazione alla base. Infatti, progettare un sistema di navigazione significa molto più che grafica, disposizione del testo, link; significa progettare come l'utente si “muoverà”nel sito, simularne l’uso e gli effetti, prevedere e correggere i possibili ostacoli che lo scoraggerebbero da ulteriori navigazioni in quel sito. Si tratta quindi di far si che la navigazione risulti efficiente ed efficace e in questo senso l’ IA è profondamente legata al concetto di usability.


LA PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA INFORMATIVA SI BASA SU

Conoscenza del cliente
Conoscenza degli utenti
Organizzazione dei contenuti

queste tre fondamentali azioni si delineano attraverso tre fasi temporali:

analisi, progetto e implementazione.


· Nella fase di analisi viene determinato il problema che deve essere risolto e viene raccolta l'informazione che servirà poi per prendere scelte nella fase progettuale. L’analisi focalizza sul cosa
· Nella fase di progetto viene identificata una soluzione in grado di risolvere il problema definito nella analisi. Il progetto focalizza sul come.
· Nella fase di implementazione, la soluzione assunta viene effettivamente realizzata.

1)Analisi


In un primo momento è necessario prendere possesso di tutta la documentazione disponibile con l'obiettivo primario di avere una visione chiara e profonda del progetto. Quindi la comprensione del contesto, degli obiettivi e del target del sito è fondamentale per iniziare a delineare i primi elementi chiave del progetto. Occorre perciò:

  • partire da un'attenta analisi del cliente (di chi cioè ha commissionato il sito), del mercato in cui opera, della sua struttura aziendale, tipologia della comunicazione;
  • definire gli obiettivi del sito;
  • individuare con precisione il target del sito;


In un secondo momento di questa prima fase, il focus diventano gli utenti infatti dopo aver definito il target ci si concentra sull'individuazione del profilo degli utenti attraverso interviste, questionari, focus group
A questo punto , avendo da una parte gli obiettivi da raggiungere e dall’altro precise informazioni sulla tipologia degli utenti si mettono in relazione tutti i dati acquisiti sugli utenti, con gli obiettivi che gli stessi devono raggiungere attraverso l'utilizzo del sito.
Si progettano quindi, quelli che vengono definiti scenari utenti immaginando tutti gli strumenti e le funzionalità utili agli utenti.

2)Progetto

A questo punto è necessario organizzare e raggruppare i contenuti .

Vengono progettate le macroaree del sito e i sistemi di navigazione in modo tale che siano coerenti con gli obiettivi dell'azienda e che corrispondano alle aspettative e alle abitudini degli utenti. Partendo dalle macroaree di contenuto , via via scende nel dettaglio fino ad individuare ogni singola sezione. Si realizza quindi il labeling ossia si nominano o etichettano i concetti che conducono alle singole sezioni del sito, i menu, i link
Il passo successivo è quello di progettare la navigazione del sito: viene creata la navigazione primaria, quella secondaria e tutti gli strumenti di ausilio (mappa, indici, ecc.)

3)Implementazione

In questa fase si definiscono i dettagli,si realizza la mappa del sito, si organizzano le pagine e Il layout che ha la funzione primaria di guidare l'attenzione dell'utente, creando un orientamento locale
alla pagina che permette all'utente di prevedere la disposizione di informazione e metainformazione.
Il layout gioca un ruolo preminente nel determinare la gradevolezza estetica della forma di un sito. I due aspetti, quello funzionale e quello estetico, devono trovare nel progetto un loro bilanciamento. Questo spesso richiede il lavoro congiunto di soggetti con diversa competenza professionale altre figure di sistema visual designer, usability engineer , software designer.

fonti


http://www.mobilewebsites.it/archivio/slides/information_architecture.ppt


http://iainstitute.org/it/translations/000155.html

http://pro.html.it/lista_articoli.asp/idcat_43/


http://www.jjg.net/ia/recon/