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Sunday, November 27, 2005

INFORMATION ARCHITECTURE

Secondo la definizione che ne danno Rosenfeld e Morville
"L'Information Architecture comprende la progettazione dell'organizzazione dei contenuti, dei sistemi di labeling, navigazione e ricerca per aiutare la gente a trovare e gestire l'informazione con successo" (Information Architecture for the World Wide Web, Louis Rosenfeld e Peter Morville, 1998)
Si può quindi dire che IA è , nella realizzazione di un sito web, la pratica di organizzare le informazioni in modo che siano utilmente e facilmente accessibili al fruitore del sito per raggiungere lo scopo e gli obiettivi prefissati.
Gli studi sull'usabilità del Web hanno messo in luce che molti dei problemi riscontrati dagli utenti nonché l’insuccesso di molti siti web, sono la diretta conseguenza di una mancata o insufficiente progettazione alla base. Infatti, progettare un sistema di navigazione significa molto più che grafica, disposizione del testo, link; significa progettare come l'utente si “muoverà”nel sito, simularne l’uso e gli effetti, prevedere e correggere i possibili ostacoli che lo scoraggerebbero da ulteriori navigazioni in quel sito. Si tratta quindi di far si che la navigazione risulti efficiente ed efficace e in questo senso l’ IA è profondamente legata al concetto di usability.


LA PROGETTAZIONE DELL'ARCHITETTURA INFORMATIVA SI BASA SU

Conoscenza del cliente
Conoscenza degli utenti
Organizzazione dei contenuti

queste tre fondamentali azioni si delineano attraverso tre fasi temporali:

analisi, progetto e implementazione.


· Nella fase di analisi viene determinato il problema che deve essere risolto e viene raccolta l'informazione che servirà poi per prendere scelte nella fase progettuale. L’analisi focalizza sul cosa
· Nella fase di progetto viene identificata una soluzione in grado di risolvere il problema definito nella analisi. Il progetto focalizza sul come.
· Nella fase di implementazione, la soluzione assunta viene effettivamente realizzata.

1)Analisi


In un primo momento è necessario prendere possesso di tutta la documentazione disponibile con l'obiettivo primario di avere una visione chiara e profonda del progetto. Quindi la comprensione del contesto, degli obiettivi e del target del sito è fondamentale per iniziare a delineare i primi elementi chiave del progetto. Occorre perciò:

  • partire da un'attenta analisi del cliente (di chi cioè ha commissionato il sito), del mercato in cui opera, della sua struttura aziendale, tipologia della comunicazione;
  • definire gli obiettivi del sito;
  • individuare con precisione il target del sito;


In un secondo momento di questa prima fase, il focus diventano gli utenti infatti dopo aver definito il target ci si concentra sull'individuazione del profilo degli utenti attraverso interviste, questionari, focus group
A questo punto , avendo da una parte gli obiettivi da raggiungere e dall’altro precise informazioni sulla tipologia degli utenti si mettono in relazione tutti i dati acquisiti sugli utenti, con gli obiettivi che gli stessi devono raggiungere attraverso l'utilizzo del sito.
Si progettano quindi, quelli che vengono definiti scenari utenti immaginando tutti gli strumenti e le funzionalità utili agli utenti.

2)Progetto

A questo punto è necessario organizzare e raggruppare i contenuti .

Vengono progettate le macroaree del sito e i sistemi di navigazione in modo tale che siano coerenti con gli obiettivi dell'azienda e che corrispondano alle aspettative e alle abitudini degli utenti. Partendo dalle macroaree di contenuto , via via scende nel dettaglio fino ad individuare ogni singola sezione. Si realizza quindi il labeling ossia si nominano o etichettano i concetti che conducono alle singole sezioni del sito, i menu, i link
Il passo successivo è quello di progettare la navigazione del sito: viene creata la navigazione primaria, quella secondaria e tutti gli strumenti di ausilio (mappa, indici, ecc.)

3)Implementazione

In questa fase si definiscono i dettagli,si realizza la mappa del sito, si organizzano le pagine e Il layout che ha la funzione primaria di guidare l'attenzione dell'utente, creando un orientamento locale
alla pagina che permette all'utente di prevedere la disposizione di informazione e metainformazione.
Il layout gioca un ruolo preminente nel determinare la gradevolezza estetica della forma di un sito. I due aspetti, quello funzionale e quello estetico, devono trovare nel progetto un loro bilanciamento. Questo spesso richiede il lavoro congiunto di soggetti con diversa competenza professionale altre figure di sistema visual designer, usability engineer , software designer.

fonti


http://www.mobilewebsites.it/archivio/slides/information_architecture.ppt


http://iainstitute.org/it/translations/000155.html

http://pro.html.it/lista_articoli.asp/idcat_43/


http://www.jjg.net/ia/recon/

Thursday, November 17, 2005

il linguaggio HTML e sua evoluzione

HyperText Markup Language (HTML) è il formato in cui sono memorizzati i documenti ipermediali del Web. E’ un linguaggio di marcatura costituito da un insieme di istruzioni, dette tag (marcatori), che servono a dare una struttura al documento. I marcatori sono sequenze di normali caratteri ASCII, e vengono introdotti, rispettando una propria sintassi, all'interno del documento, prima e dopo la parte di testo cui si riferiscono; sono racchiusi tra parentesi caporali e angolari<> e vanno chiusi in questo modo < / >
ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN DOCUMENTO HTML

html head title body

Tutto il contenuto di un documento HTML è compreso all'interno dei marcatori
il tag HTML che ha il compito di aprire e chiudere il file e indicano al browser che il documento è marcato in HTML
Il tag HEAD è posto subito dopo l'apertura dei tag HTML e racchiude l'intestazione vera e propria del documento, cioè tutte le informazioni necessarie al browser ed ai motori di ricerca.
Il tag TITLE è il più utilizzato all'interno del tag HEAD in quanto fornisce il titolo alla pagina che viene visualizzato dai browser nell'intestazione di pagina in alto a sinistra.
L'elemento BODY rappresenta il corpo del documento ed è posto immediatamente dopo alla chiusura del tag HEAD. Ha un tag di apertura e uno di chiusura, ed all'interno di esso si sviluppa il corpo del documento.

DA HTML A XHTML

Il linguaggio HTML si è evoluto nel tempo e con lo sviluppo del World Wide Web le sue specifiche hanno subito diverse revisioni ed estensioni, che hanno dato origine a diverse versioni ufficiali .Chiaramente in linea di principio l’organizzazione di un pagina html è rimasta la stessa ma con alcune essenziali modifiche obbligatorie per ricevere la validazione del W3C
L’ultima versione ufficiale del linguaggio rilasciata dal W3C, denominata HTML 4.01 risale al 1999. Ma dal 2000 il linguaggio HTML è stato sostituito dall’XTHML dove la X sta per extensible HTML.L’XHTML combina insieme il linguaggio HTML e il linguaggio XMLXML, eXtensible Markup Language, è un linguaggio estensibile realizzato per poter utilizzare in modo semplice i documenti strutturati, studiato per il Web e per superare i limiti di HTML ma con possibilità di utilizzo in ambienti differenti. XML usa i tag solo per delimitare pezzi di datiSviluppato dal W3C, il World Wide Web Consortium, XML è un sottoinsieme di SGML (Standard Generalized Markup Language), uno standard internazionale che definisce le regole per scrivere markup language,Le differenze tra XHTML e HTML sono appunto dovute essenzialmente alle differenze tra i meta linguaggi utilizzati per la loro definizione, rispettivamente XML e SGML.

Vediamo le caratteristiche dell’XHTML

  • come prima riga di un documento XHTML va inserita la così detta dichiarazione XML (mediante la quale si indica la versione XML di riferimento ed altre informazioni tipo la codifica dei caratteri utilizzata nel documento), un esempio di tale dichiarazione è il seguente:

< ?xml version="1.0" encoding="UTF-8"? >

  • la dichiarazione del tipo di documento in XHTML è obbligatoria :avremo tre tipi di dichiarazione
< !DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Strict//EN" http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-strict.dtd >versione stretta, nella quale sono esclusi la maggior parte degli elementi e degli attributi di presentazione
< !DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Transitional//EN" http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-transitional.dtd>versione transitoria, nella quale sono compresi tutti gli elementi e gli attributi di presentazione (la più utilizzata)
< !DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD XHTML 1.0 Frameset//EN" http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-frameset.dtd>versione con supporto ai frame

  • l'elemento radice in XHTML è ancora html, nel suo tag iniziale è obbligatorio inserire il namespace dell'XHTML Un esempio di tale tag è il seguente:
< xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" lang="it" lang="it">

  • poichè in XML viene fatta distinzione tra le lettere maiuscole e minuscole per i nomi degli elementi, in XHTML questi devono essere sempre scritti in minuscolo (case sensitive)
  • i tag iniziali e finali sono sempre obbligatori
  • gli elementi vuoti tipo hr ,br, img devono essere scritti utilizzando entrambi i tag (iniziali e finali), ad esempio:<>< /hr> oppure<>
  • poichè in XML viene fatta distinzione tra le lettere maiuscole e minuscole anche per i nomi degli attributi, in XHTML questi devono essere sempre scritti in minuscolo compreso ad esempio l’attributo type
  • i valori degli attributi devono essere sempre racchiusi tra apici singoli o doppi

il magico mondo Web

Fino a circa 30 anni fa il web non era poi così magico come adesso, anzi non era neanche web era “internet”.
I due termini vengono infatti, molto spesso confusi e si scambia la parola web con il termine internet pensando che si tratti della stessa cosa. In realtà il world wide web è l'interfaccia grafica della rete telematica nota come internet.
Ma vediamo in breve il suo evolversi nel tempo
Alla fine degli anni '60 nasce Arpanet, un progetto per la ricerca avanzata del dipartimento della difesa USA. La preoccupazione di un conflitto nucleare fa nascere l’esigenza di creare centri informatici autonomi ma collegati fra loro. Lo scopo principale era quello di garantire comunicazioni affidabili tra computer persino quando parti della rete erano danneggiate, come sarebbe potuto accadere nel caso di un conflitto mondiale. Ma un’altra esigenza era quella di collegare in maniera continua i supercalcolatori, sparsi in molti dipartimenti e università, in cui erano confluite le ricerche scientifiche più avanzate, per mettere al servizio degli scienziati, contemporaneamente e immediatamente, tutto il patrimonio esistente.
Nel 1969 viene inaugurato il primo nodo, ubicato fisicamente presso la University of California Los Angeles , al quale seguirà il collegamento della University of California at Santa Barbara, della Stanford University e della University of Utah.






Gli anni passano e dopo l'invenzione del primo personal computer (1975 Xerox Parc) inizia a essere pressante il bisogno di comunicare e di organizzare l'informazione. Nasce così il progetto Xanadu (network mondiale per la pubblicazione delle informazioni). Nel 1987 anche il CERN (laboratorio europeo per lo studio della fisica delle particelle) viene connesso a internet.
Ma pur trattandosi di un tempo non lontanissimo Internet non era ancora quello che oggi conosciamo noi.

Fu Tim Berners-Lee noto come il padre del web, insieme a Robert Cailliau, a proporre uno strumento per facilitare la divulgazione e la catalogazione in rete dei documenti scientifici e con l’aiuto di altri sviluppatori creò il primo browser grafico funzionante in tutti i sistemi operativi. Nel 1993 il National Center for Supercomputing Applications (NCSA) rendeva pubblico Mosaic,


un web browser destinato a scrivere una nuova pagina della storia della rete.
Un browser universalmente compatibile non poteva che dare un nuovo impulso alla divulgazione di internet dal 1993 in poi la crescita di internet non conobbe ostacoli a fine '93 sono 623 i siti web nel mondo (cifra che oggi fa naturalmente sorridere!)
Oggi il world wide web è diffuso su in tutto il pianeta, è facile da usare grazie all’interfaccia grafica e l’organizzazione ipertestuale; è fonte inesauribile di informazioni e, ormai ,mezzo privilegiato per condurre azioni quotidiane che prima richiedevano un alto dispendio di tempo ed energia.
L’ampia diffusione del WWW ha sollevato non pochi problemi soprattutto a livello di fruibilità indipendentemente dal tipo di hardware o software utilizzato. Fu proprio con lo scopo di elevare al massimo la potenzialità del web attraverso l’uso di protocolli comuni e per assicurare l'evoluzione coerente degli standard su cui il web ancora si fonda, che nel 1994 nacque il World Wide Web Consortium noto come W3C, per iniziativa congiunta del governo americano e dell'unione europea.

siti di riferimento

http://it.wikipedia.org/wiki/Internet#Storia_di_Internet

http://www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/internet_98

Thursday, November 10, 2005

eccomi!



Ciao, sono una studentessa un po' particolare del 3° anno del corso di Laurea in Lingue per il web
La mia particolarità non consiste nell'essere dotata di chissà quali abilità , ho un'intelligenza assolutamente nella media, ma il fatto è .. che sono un po' avanti negli anni, insegno da 15 anni e ho già una Laurea e ogni sabato devo sorbirmi i miei amici che mi dicono: "ma ccu tu fa' ffari?".

Eccovi! mi sembra già di sentirvi fare eco ai miei amici...."ma ccu tu fa' ffariiiiii?" ....non vi ci mettete anche voi!
Il segreto? Io mi diverto! quello che faccio lo faccio perchè mi piace e questo mi dà lo spirito giusto per affrontare le difficoltà che non mancano.

Ora visto che il primo passo è fatto e il blog è attivo , non mi resta che studiare (sono maledettamente indietro!) tuffandomi nel grande web per trovare notizie utili per le ricerche in programma per il laboratorio DW. Intanto , se avete tempo, potete farvi un giro nei blog linkati a lato, sono i blog creati la scorsa settimana in Portogallo con i miei colleghi europei.
bye
Loredana